Egregio Presidente,
Siamo un gruppo di donne italiane con background migratorio, molte di noi hanno vissuto in prevalenza in Italia e molte altre non sono mai migrate, sono nate e cresciute qui… a casa nostra.
Innanzitutto le chiediamo di portare i nostri sentimenti di vicinanza e ringraziamento a quanti si sono, e continuano a farlo, spesi per la salvaguardia della salute di noi cittadini e garantire i servizi di primaria necessità. Inoltre, sempre per il suo tramite, vorremmo esprimere il nostro cordoglio per la perdita di tante vite umane ed abbracciare virtualmente quanti hanno perso una persona cara.
Con piacere abbiamo appreso che, in seguito alla petizione delle colleghe autoctone, ha espresso le intenzioni del Governo che Lei presiede di rafforzare la presenza di professioniste nei vari organi preposti alla gestione dell’emergenza e piani di ripresa.
Le scriviamo per chiederle di osare ancor di più ed iniziare ad inserire, anche in ambito di amministrazione pubblica, il concetto di inclusione e diversità culturale, coinvolgendo anche donne come noi, italiane con background migratorio.
In Italia vi sono professioniste e professionisti con origini diverse ai quali, purtroppo, non viene offerta la possibilità di dare il proprio contributo per la crescita del Paese.
Vede sig. Presidente, al di là delle percezioni, la nostra società è ormai multiculturale anche se fatichiamo a riconoscerlo e rappresentarla come tale.
Siamo sicure che gli effetti di un approccio volto ad un’apertura in tal senso avrà delle ricadute positive sull’intero Paese e permetterà a noi tutti di sentirci sempre più riconosciuti come membri attivi della Nazione alla quale apparteniamo e che ci appartiene ,nonché garantire l’adeguata attenzione verso le esigenze di tutti i cittadini.
Certe che le nostre parole troveranno in Lei un attento ascoltatore, la ringraziamo per l’attenzione che vorrà dare alla nostra richiesta e restiamo a sua disposizione per ogni eventuale chiarimento e/o confronto che ritenesse utile.”Lavorare per un equilibrio, non solo di genere”
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